Rubriche

Per fare un libro

I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 28 gennaio 2016

Bene, adesso che avete sfogliato, leggiucchiato e osservato attentamente diversi libri, spiegatemi come è fatto un libro con le vostre parole.
«Un libro è… un libro». «E’ fatto di carta». «E’ come un quadrato che si apre». «Ci sono dentro delle pagine, a destra e a sinistra. Sopra le pagine ci possono essere dei disegni o delle parole». «Può essere scritto con le parole scritte in stampato maiuscolo, stampato minuscolo o anche in corsivo, perché io ho visto che ce ne era uno scritto anche in corsivo». «Può essere grande o piccolo. O grandissimo. Però è sempre fatto di cartone». «Bisogna stare attenti a girare piano le pagine perché altrimenti si strappano». «Certi libri hanno la copertina dura come il ferro». «All’inizio del libro c’è il titolo del libro».

Ma come funziona un libro? Chi me lo spiega?
«Un libro funziona che lo devi leggere». «Però io ho visto un libro che non aveva le figure. Potevi… potevi leggerlo anche senza saper leggere. Dovevi solo guardare le figure». «Un libro funziona che c’è prima l’inizio e poi la metà e poi c’è la fine. Non puoi iniziare dalla fine. Prima devi leggere dall’inizio, poi girare le pagine e pian piano si arriva alla fine». «Se tu inizi dalla fine non capisci la storia». «Perché prima c’è una storia che inizia e dopo finisce, non può finire subito se poi non è neppure iniziata». «Il libro funziona che giri le pagine e la storia va avanti». «Funziona che se non sai leggere bene è un bel problema». «Poi devi leggere prima la pagina uno, poi la due, tre, quattro… Insomma, in ordine, altrimenti non capisci bene la storia». «Poi mentre leggi puoi guardare anche le figure per capire meglio. Però ci sono anche dei libri, quelli per i più grandi, che non hanno le figure».

Bene, adesso immaginiamo di costruire un libro. Noi. Cosa dobbiamo avere?
«Ci serve della carta da piegare!». «Anche dei colori, per fare i disegni, per fare le figure». «Per me se non hai la carta non puoi fare un libro perché…. Oppure no, lo puoi fare, anche di cartone, ma devi avere del cartone da piegare». «Oppure anche una tovaglia. La tagli. Fai delle pagine di stoffa e dopo scrivi e disegni sopra la stoffa, però non so se i pennarelli scrivono e colorano bene sulla stoffa. Poi non so se c’è una stoffa bianca». «Per me per fare un libro devi prima inventarti una storia, altrimenti non sai cosa scrivere, non lo puoi scrivere». «Per fare un libro ci vuole qualcosa che tiene unite tutte le pagine del libro, una colla, una graffetta, altrimenti le pagine si sfogliano e non si capisce più niente».

Bene, immaginiamo di avere un libro bianco di carta da riempire e di avere in testa anche una storia da scrivere. Cosa ci vuole nella prima pagina?
«Un bel disegno, altrimenti non ti viene voglia di leggere il libro». «Ci vuole il titolo della storia, tipo Cappuccetto Rosso, se per caso è la storia di Cappuccetto Rosso». «Bisogna… Bisogna scrivere il nome di chi ha inventato la storia e poi anche il titolo della storia, cioè il titolo del libro».

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