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Peltier dal carcere di Coleman, Florida: «Sono lì con voi»

Peltier dal carcere di Coleman, Florida: «Sono lì con voi»

La lettera «È il più grande raduno del nostro popolo nella storia e ci ha unito più di qualsiasi altra cosa, come mai prima era avvenuto»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 30 novembre 2016

È da più di 41 anni che non cammino libero, che non posso vedere il sole sorgere e tramontare o sentire la terra sotto i miei piedi. (…). Io osservo gli eventi di Standing Rock con orgoglio e dolore. Orgoglio che le nostre genti e i loro alleati si stanno alzando e mettendo le loro vite in gioco per le generazioni future, non perché lo vogliono, ma perché devono farlo. Hanno ragione a sollevarsi in modo pacifico.

È il più grande raduno del nostro popolo nella storia e ci ha unito più di qualsiasi altra cosa, come mai prima era avvenuto. Noi abbiamo bisogno del supporto reciproco per fare questo cammino in questi tempi.

L’acqua è vita, ma non possiamo abbandonare questa lotta affinché la portino avanti i nostri nipoti e pronipoti, quando le cose andranno avanti e la situazione della nostra natura sarà peggiore di come è adesso.

La nostra Madre Terra sta già abbastanza male. E sento dolore per coloro che proteggono l’acqua a Standing Rock, perché in questi ultimi giorni hanno ricevuto la più dura risposta dalle agenzie che impongono le leggi e le nostre genti stanno soffrendo.
Ora finalmente stanno ricevendo l’attenzione dei media nazionali.

La mia casa è in North Dakota. La gente di Standing Rock è la mia gente. Toro Seduto giace nella sua tomba lì. La mia casa a Turtle Mountain è appena a poche ore a nord di Standing Rock, giusto a sud di Manitoba, in Canada. Io non vedo casa mia da quando ero ragazzo, ma ho sempre la speranza di tornare là per il tempo che mi può rimanere da vivere. È la terra di mio padre e mi piacerebbe poter vivere ancora lì. E lì morire. Ho diversi sentimenti quest’anno. L’ultima volta che mi sono sentito così era 16 anni fa, quando ebbi davvero una chance di essere libero. Non è un sentimento facile da definire. Qualcosa di agitato. È una cosa difficile permettere alla speranza di insinuarsi nel mio cuore e nel mio spirito, qui in questo freddo edificio di cemento e acciaio. Da una parte avere speranza è un sentimento piacevole, meraviglioso, ma dall’altra parte può essere crudele e amaro. Ma, oggi, scelgo la speranza.

Io prego perché voi stiate bene di salute e con buoni sentimenti e vi ringrazio dal fondo del mio cuore per tutto quello che avete fatto e continuate a fare per me per la Madre Terra. Per favore mantenetemi nelle vostre preghiere e pensieri in questi ultimi giorni del 2016 che scivolano via. Mando il mio amore e il mio rispetto a tutti coloro che si sono riuniti nel nome della Madre Terra e per le nostre future generazioni. Io sono lì con voi, nello spirito.

In the Spirit of Crazy Horse (nello Spirito di Cavallo Pazzo).

traduzione di Andrea De Lotto

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