Non è la rottamazione del simbolo, non è il «superamento del Pd» descritto da Carlo Calenda, in realtà non si capisce bene che cosa sia, però intanto Nicola Zingaretti muove le acque paludose del congresso dem con la proposta di «liste aperte» alle europee. Lo fa dalle colonne del Messaggero: «Dobbiamo aprirci e allargarci, aggregare forze culturali, economiche e sociali per dare l’idea che c’è un’Europa da rifondare», dice il favorito alla corsa per la segreteria Pd. Il simbolo del partito, aggiunge, «non è un dogma», «non si tratta di nasconderlo, ma di rigenerarlo». E comunque, conclude provando a bypassare...