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Pavel, ex generale Nato, eletto nuovo presidente della Repubblica ceca

Pavel, ex generale Nato, eletto nuovo presidente della Repubblica cecaPetr Pavel – Ap

Secondo turno Sondaggi confermati, l'ex capo del comitato militare dell'Alleanza atlantica batte il miliardario Andrej Babiš

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 29 gennaio 2023

I sondaggi stavolta non si sono sbagliati. A vincere il secondo turno delle presidenziali in Repubblica Ceca è stato il generale in pensione ed ex capo del comitato militare della Nato Petr Pavel. Battuto con ampio margine di un milione di voti il miliardario e capo del più forte partito d’opposizione Andrej Babiš. Pavel salirà al Castello di Praga a inizio marzo. Ad andare al voto il 70% degli elettori, un record per l’elezione diretta. I sondaggi prevedevano un’ampia vittoria di Pavel, che aveva ricevuto l’appoggio di tutti i candidati rilevanti non passati al secondo turno. Babiš, che era arrivato secondo due settimane fa, ha cercato di recuperare il terreno puntando sul tema della pace.

A inizio della sfida ha detto che avrebbe cercato di organizzare un summit della pace sul conflitto ucraino a Praga e aveva criticato Pavel per una dichiarazione, in cui l’ex militare diceva di non credere alla pace eterna. Nel settembre 2022 100mila persone a Praga, al grido di «Primala Repubblica ceca» avevano protestato chiedendo le dimissioni del premier Fjala accusato di essere subalterno all’Ue e alla Nato e criticando le sanzioni imposte alla Russia di fronte alla crisi energetica ceca..

Ma la campagna elettorale di due settimane, considerata dai commentatori molto dura, non ha scalfito i rapporti di forza. Pavel ha accolto l’elettorato dei candidati d’orientamento liberale e conservatore, mentre Babiš ha fatto l’en plein soprattutto nelle periferie e nelle aree più povere.

Soddisfatti gli esponenti del governo di centrodestra. Come nell’ordinamento italiano, anche il Repubblica Ceca il presidente ha un ruolo rappresentativo, ma il suo peso cresce nelle crisi governative e dopo le elezioni. A una coalizione molto larga, come quella al potere a Praga, quindi conviene non avere un capo di stato ostile in eventuali periodi di attrito. Si è detto soddisfatto anche Babiš, che ha ottenuto più voti del suo partito personale. Secondo molti, il miliardario ha già in mente le prossime legislative, che si terranno però tra più di due anni.

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