Mezzosangue è tornato. Il passamontagna nero lascia spazio a quello bianco, ma suoni e liriche restano cupe e intime. Le inquietudini della vita di un ragazzo a cavallo tra i 20 e i 30 anni emergono con forza tra assa, basso, piano e una varietà di suoni che dietro alla voce dell’artista romano regalano basi complesse e pregne che meritano di essere ascoltate con molta attenzione. Il disco si intitola Sete ed è stato anticipato dal singolo, brano di apertura del lavoro, che porta lo stesso titolo. È quello che senza paura si può definire un concept album, dove la «sete» viene declinata, studiata, vissuta e cantata in diversi modi. Paure, necessità, ansie, bisogni e sogni si incrociano nei testi del rapper e con esse i modi, sempre più difficili, per dissetarsi e trovare così un equilibrio con il mondo che ci circonda e che in maniera sempre più liquida ci fa affondare. Un disco crudo, in pieno stile Mezzosangue ma con una ricerca innovativa di suoni e figure disegnate con gli incastri lessicali. Una produzione potente che segna un gradito ritorno sulle scene con quello che è il suo quarto album di inediti.
Paure, sogni e necessità: storie e inquietudini di un rapper
Note sparse. Il quarto album di Mezzosangue dal titolo "Sete"
Note sparse. Il quarto album di Mezzosangue dal titolo "Sete"
Pubblicato un anno faEdizione del 21 dicembre 2022
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