Per un governo che non può promettere quasi nulla, e che anzi blocca a tutto il 2014 i contratti della pubblica amministrazione e della scuola, il disegno di legge sulle semplificazioni è un ottima ciambella di salvataggio a cui aggrapparsi. Di qui l’ampia pubblicizzazione del provvedimento approvato ieri sera dal consiglio dei ministri. Comprensiva di una bozza che circolava da tempo con i due messaggi cardine: «a costo zero» (a detta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi) con l’«obiettivo 31 miliardi di oneri amministrativi in meno». In un’intervista al  Sole 24 Ore, il ministro della Pubblica amministrazione...