Patrice Toye, solitudine dell’infanzia
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Patrice Toye, solitudine dell’infanzia

Intervista Al Bergamo Film Meeting, una retrospettiva dedicata alla regista belga

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 2 aprile 2022
«Non è facile rivedere i propri film, soprattutto i primi, si trovano un sacco di difetti» confessa Patrice Toye, regista belga a cui il BFM dedica una retrospettiva nell’ambito della sezione Europe Now! Sette film tra lunghi e brevi che riportano la cineasta a Bergamo dopo il premio vinto nel 1998 per il suo esordio Rosie – Il diavolo nella mente, storia di una tredicenne che trova nella dissociazione l’unica via di fuga da una situazione familiare dolorosa. L’inadeguatezza nell’essere genitori e figli, le difficoltà dell’accudimento, l’oscillazione tra reale e ideale sono temi cari a un’autrice per cui il rapporto...
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