Pier Paolo Pasolini al tavolo di montaggio della “Rabbia” (1963), foto di Mario Dondero   Nel corpus densissimo di articoli, interventi, elzeviri e corsivi attorno a cui si è strutturato il profilo intellettuale di Pasolini fin dalla prima giovinezza – divisa, per così dire, tra il canzoniere in friulano e la presenza sulle pagine del «Setaccio» – si è da sempre segnalata per un’occasionalità più eccentrica la conferenza dedicata al bresciano Girolamo Romanino, voce originale del Cinquecento italiano in pittura. Offerto all’uditorio di un pubblico incontro, celebrante nel settembre 1965 la figura dell’artista nella sua città natale, il discorso è...