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Parte con Molinari la Repubblica degli Agnelli

Parte con Molinari la Repubblica degli AgnelliMaurizio Molinari, ex direttore della Stampa ora alla guida di Repubblica – LaPresse

Giro di nomine La Exor perfeziona l'acquisto del gruppo Gedi. Via Verdelli nel giorno della solidarietà per le minacce neofasciste. Al suo posto il direttore della Stampa. Giannini a Torino, Feltri all'Huffigton Post

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 aprile 2020

Giro di direttori come fossero prefetti e gli Agnelli il Viminale. Exor, la holding finanziaria olandese guidata da John Elkan che controlla Fca e la Juventus, ha perfezionato l’acquisto dai De Benedetti di Gedi, il gruppo editoriale che riunisce Repubblica, l’Espresso, La Stampa, il Secolo XIX, Huffington Post, 13 quotidiani locali in tutta Italia e un network di radio. E ha sottolineato la novità procedendo immediatamente al rinnovo dei vertici.

Clamorosa la sostituzione di Carlo Verdelli dalla guida di Repubblica, perché è avvenuta nel giorno in cui il direttore era al centro di una catena di solidarietà sui social. #iostoconverdelli l’hashtag scelto per rispondere alle minacce di morte di marca neofascista. L’ultima ne annunciava la «cancellazione» (termine scelto per richiamare il titolo «Cancellare Salvini» fatto da Repubblica a gennaio) proprio per ieri, 23 aprile. E Repubblica oggi non è in edicola per lo sciopero deciso dalla redazione.

Al posto di Verdelli arriva Maurizio Molinari, giornalista che ha cominciato la carriera in diverse testate di destra (l’Indipendente, l’Opinione, Il Tempo) e da oltre vent’anni è alla Stampa per la quale, prima di diventare direttore, è stato corrispondente dagli Stati uniti e da Israele.

Oltre a dirigere Repubblica, Molinari sarà direttore editoriale dell’intero gruppo. Al suo posto a Torino arriva, proprio da Repubblica, Massimo Giannini, da lungo tempo firma di politica ed economia, direttore di Radio Capital ed ex conduttore di Ballarò in tv. Giannini sarà direttore anche del network delle testate locali.

Ma non finisce qui, perché il nuovo cda di Gedi – adesso con Maurizio Scannavino amministratore delegato e direttore generale (Elkan presidente) – ha riempito anche la casella dell’Huffington Post, da tempo vuota dopo le dimissioni da direttrice di Lucia Annunziata. Il nuovo direttore è Mattia Feltri, figlio di Vittorio, che arriva dalla Stampa dove manterrà la rubrica quotidiana in prima pagina.

Il giro di direttori si conclude – senza toccare il settimanale l’Espresso e il quotidiano il Secolo XIX – con la nomina di Pasquale di Molfetta alla guida del settore radio (Radio Dj e Radio Capital). Si tratta del popolare Linus.

Le azioni di Gedi già in mano alla Cir di De Benedetti sono state fatte confluire dagli Agnelli in un nuovo contenitore societario, denominato Giano Holding, assieme a quelle che erano ancora della famiglia ex proprietaria del Secolo, i Perrone, e agli eredi di Carlo Caracciolo, fondatore con Eugenio Scalfari di Repubblica nel 1976.

Per il quotidiano romano si chiude un’epoca. Giano Holding è interamente posseduta da Exor e a questo punto ha in pancia oltre il 60% delle azioni di Gedi, dunque sarà obbligata a un’offerta pubblica di acquisto che verosimilmente si concluderà con l’uscita del gruppo dei listini della Borsa.

Con le redazioni semivuote a causa del coronavirus e del telelavoro, diversi giornalisti di Repubblica ieri hanno sfogato nelle chat e sui social la delusione per la fine della direzione di Carlo Verdelli dopo poco più di un anno. A tarda sera la notizia dello sciopero.

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