Del termine ebraico scelto come proprio nome, i Miqrà hanno spesso sottolineato il significato acquisito di «seduzione della parola», elevandolo a motto per un songwriting che a sei anni dall’esordio di Ultimo piano senza ascensore si colloca su posizioni molto più prossime al cantautorato contemporaneo che non all’indie originario. Nel loro secondo album, Amor Vincit Omnia (Jonio Culture), Timpanaro e compagni rischiano essi stessi di soccombere al potere seduttivo della parola e della sua forza sonora, da cui solitamente deriva un eccessivo plusvalore della voce all’interno del missaggio. Cionostante, proprio quando la seduzione arriva a un passo dal narcisismo, la...