Parlamentarie 5Stelle, arrivano i dati: 40 mila clic, la più votata è Taverna
Urne virtuali Dopo giorni di attesa, escono i risultati: per Di Maio 490 preferenze in Campania. Hanno votato poco meno di 40 mila persone per scegliere i candidati alla camera e quasi 39 mila per eleggere gli aspiranti senatori
Urne virtuali Dopo giorni di attesa, escono i risultati: per Di Maio 490 preferenze in Campania. Hanno votato poco meno di 40 mila persone per scegliere i candidati alla camera e quasi 39 mila per eleggere gli aspiranti senatori
Le cifre piombano all’improvviso, nel tardo pomeriggio di un sabato di campagna elettorale mentre i grillini sono alle prese con la scoperta che molti dei candidati usciti dalla consultazione online e soprattutto dalla cooptazione dei vertici per i collegi uninominali, non sono proprio di primo pelo. Dopo giorni di attesa, qualche ritardo e più di una sollecitazione, dal Movimento 5 Stelle vengono diffusi i numeri delle «parlamentarie» disputatesi lo scorso 16 gennaio. Si tratta di indicazioni utili a comprendere la natura della mutazione in corso nel M5S.
Balza per primo agli occhi il fatto che l’affluenza alle urne virtuali non rivela particolari afflati di partecipazione. Prima del trasloco alla nuova veste legale del M5S, al portale Rousseau risultavano iscritte circa 140 mila persone, ma gli utenti attivi a giudicare dalla media delle consultazioni erano poco più di un terzo. Dopo l’apertura alle nuove iscrizioni, e alle nuove candidature, i numeri non cambiano di molto. Hanno votato poco meno di 40 mila persone per scegliere i candidati alla camera e quasi 39 mila per eleggere gli aspiranti senatori. Ognuna di esse aveva tre preferenze a disposizione. Le sfide si giocavano collegio per collegio, dunque i numeri assoluti hanno un significato soltanto parziale. Tuttavia, sul podio delle preferenze finiscono tre donne, tutte parlamentari uscenti. Al primo posto si classifica la senatrice Paola Taverna con 2.136 voti, al secondo la deputata Carla Ruocco con 1691 preferenze. Al terzo posto c’è un’altra senatrice: si tratta di Elena Fattori, che nello scorso settembre aveva accettato di fare da sparring partner a Luigi Di Maio nella corsa per diventare «candidato premier». Di Maio risulta più votato in Campania: 490 clic. Roberto Fico raccoglie 315 voti. Trenta in più, ma in Emilia, per la senatrice più volte critica verso i vertici Elisa Bulgarelli: le sono valsi il terzo posto nel listino proporzionale, il che significa che difficilmente ritroverà il suo scranno a Palazzo Madama.
I candidati esterni non sfondano. Ottengono comunque posizioni in lista che dovrebbero garantire loro l’elezione: Gianluigi Paragone, in Lombardia, ha raccolto 300 voti, Elio Lannutti a Roma è stato votato da 405 iscritti.
Nello stesso collegio figura anche Emanuele Dessì da Frascati, in questi giorni contestato per le cattive frequentazioni, pestaggi rivendicati su Facebook e l’assegnazione a canone agevolatissimo di una casa popolare. È stato votato da 144 persone ma ieri Di Maio ha annunciato che farà un passo indietro, anche se formalmente la sua candidatura al senato è ancora validissima. Nei prossimi giorni, dall’incrocio tra i tabulati dei voti e le polemiche locali, potrebbero venire altri motivi di tensione.
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