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Pardo d’onore a Jean Marie Straub, il più irriconciliato dei cineasti

Pardo d’onore a Jean Marie Straub, il più irriconciliato dei cineasti

Cinema La consegna avverrà l'11 agosto, durante la settantesima edizione del Festival di Locarno

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 22 giugno 2017

Jean-Marie Straub sarà premiato con il Pardo d’onore Manor, venerdì 11 agosto durante la 70esima edizione del Locarno Festival (2-12 agosto). Un riconoscimento che segna anche il ritorno del regista sulla Piazza Grande, teatro di solito delle premiazioni, su cui anni fa era stato presentato (allora era direttore del festival Marco Mueller) il suo magnifico Lothringen! (1994) realizzato insieme a Danièle Huillet compagna di vita e di cinema fino alla scomparsa.

Nato nel 1933, Straub che oggi passa la maggior parte del suo tempo in Svizzera, dalle parti di Rolle – dove vive anche JL Godard – ha iniziato a lavorare col cinema sui set di Bresson e di Renoir.
Insieme a Huillet, realizzano il loro primo film, il corto anti-militarista Machorka-Muff, e nel 1967 arriva il primo lungo, Chronik der Anna Magdalena Bach, che viene presentato al festival di Locarno nel ’68.
«Poter premiare l’opera e la figura di Jean-Marie Straub nella 70esima edizione del Festival è un onore particolare. Non solo per lo stretto rapporto che Straub e Huillet hanno avuto con il festival, ma soprattutto perché i loro film occupano un posto imprescindibile nella storia del cinema moderno e hanno tuttora un’influenza innegabile su diversi registi» ha detto il direttore della rassegna svizzera, Carlo Chatrian annunciando il premio.

Apolidi, spesso radicati con le loro opere in paesi che non erano il loro come l’Italia, dove hanno vissuto molti anni – almeno fino alla morte di Huillet nel 2006 – di cui con lucidità speciale hanno saputo ripercorrere la Storia e i conflitti. Ma questo perché le immagini di Straub e Huillet partecipano al Novecento, la loro grana si intreccia a quella storica, politica (prospettiva marxista mai ortodossa), economica, culturale in un’idea di cinema che sa essere specifico e insieme dentro ogni altra arte. Una bella occasione per riscoprirlo ancora.

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