Il Collegio dei probiviri M5S ha ufficializzato ieri l’espulsione del senatore Gianluigi Paragone per aver, fra l’altro, votato in difformità dal gruppo sulla manovra. Ma il giornalista varesini, in odore di passaggio alla Lega, non si dispera: «Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33%, ora…», ha scritto sui social.

La mossa è anche un monito ai colleghi malpancisti, una parte dei quali potrebbe confluire nella formazione «Eco», guidata da un altro ex M5S Lorenzo Fioramonti, dimessosi da ministro e dal movimento dichiarando però di voler continuare a sostenere il governo.

Altra storia quella di Paragone, già direttore della Padania e in Rai in quota Lega, poi folgorato sulla via di Casaleggio alle scorse politiche.

Il senatore pochi giorni fa aveva chiesto l’intervento dei probiviri per i parlamentari che non hanno rendicontato. Ora sostiene di essere stato espulso per questo.Si era astenuto sulla fiducia al ’Conte due’. Ora al senato i voti ’ufficiali’ della maggioranza sono ancora più risicati.