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«Paper Mario e il Portale Millenario», scintillanza di fungolandia

Paper Mario e il Portale MillenarioPaper Mario e il Portale Millenario

Games Distribuito per Nintendo Switch a venti anni dall’uscita dell’originale per Game Cube: non è il solito Mario

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 20 luglio 2024

Risulta più lucida, quindi patinata, la carta numerica che costituisce il mondo sottile di fogli ritagliati e colorati nella versione restaurata di Paper Mario e il Portale Millenario distribuita per Nintendo Switch dopo venti anni dall’uscita dell’originale per Game Cube. Eppure la «scintillanza» dell’alta definizione non nuoce alle «pagine» di questo tomo d’avventura, qui espanse dal quadrato dei 4:3 al rettangolo dei 16:9, non le priva della loro esplicita sebbene illusoria qualità cartacea e neppure della complessa e stratificata bellezza architettonica di quei libri detti «pop-up», con la loro fasulla quanto affascinante tridimensionalità. I volumi realizzati con questa arte della piegatura, della rilegatura e dell’impaginazione richiedono come i videogiochi un utilizzo determinante delle mani che va oltre a quello di essere sfogliati, un’interazione digitale più complessa rispetto ai libri comuni.

Non cambia inoltre la storia, deliziosa ed epica, profonda anche quando dissimulata e a tratti nascosta in una sciocca tenerezza, come un segnalibro troppo sottile perso tra centinaia di pagine.

In questa Fungolandia di elettronica e quindi paradossale sostanza igroscopica, la Principessa Peach si ritrova nella pigra Fannullopoli, cadente e amena città portuale di canaglie e scansafatiche, per essere di nuovo rapita quando ella scopre per curiosità e fortuna una possibile chiave per decifrare un mistero catastrofico e ancestrale.

Non si tratta tuttavia di un rapimento che la pone in una condizione di passività, poiché nelle lunari basi dei fanatici detti Incrociati, i «cattivi» del gioco, la controlleremo in un pericoloso gioco di indagini ed evasione che implicherà persino il coinvolgimento complice di un super-computer innamorato di lei, un amore impossibile buffo, dolce e infine struggente.

Tocca quindi al solito Mario, convocato d’urgenza da una missiva, cercare la smarrita principessa e ritrovare le pietre magiche che apriranno il misterioso portale che giace nei sotterranei di Fannullopoli.

Ma l’eroe baffuto non è solo e non è nemmeno accompagnato da altre celebrità di Fungolandia come il fratello Luigi, qui solo una logorroica comparsa, o un qualsiasi Toad: i caratteri che formano la compagnia di Mario sono unici e originalissimi, assai divertenti da giocare e da «ascoltare».

Così è anche e soprattutto merito di questa combriccola di personaggi che si uniscono progressivamente al viaggio che Paper Mario e il Portale Millenario risulta tra i migliori (forse proprio il migliore) gioco di ruolo dedicato alla stella di Nintendo mai realizzati. La simpatica e più che acuta funghetta Goombella, la pavida ma poi coraggiosa tartaruga Koopaldo, la spiritata attrice Spirù, l’esplosivo capitano Cannonio, il fantasma transgender Ombretta, un piccolo ma fortissimo e non convenzionale Yoshi lottatore…

Questo mucchio abbastanza selvaggio viaggerà con Mario attraverso innumerevoli terre verdeggianti, ghiacciate, ombrose, esotiche e misteriose; esplorando paesi e natura selvaggia, risolvendo semplici ma non insulsi enigmi, combattendo «a turni» contro centinaia di nemici più o meno pericolosi e impegnativi. Le modalità strategiche del gioco di ruolo classico implementate dagli sviluppatori di Intelligent System sono alterate e smosse dalla loro possibile fissità tramite la possibilità di utilizzare comandi d’azione che rendono più dinamiche le battaglie.

Ogni scontro si svolge sul palcoscenico di un teatro, con tanto di pubblico festante e si tratta di uno slittamento assai suggestivo da una dimensione «libresca» ad una scenica.

Una ulteriore illusione di tridimensionalità è alimentata dai panorami sonori, al solito sempre eccezionali nei giochi di Mario, composti da musiche e suoni che danno voce all’inespresso tra le tante carte sovrapposte della visione.

Sceneggiato e illustrato con arte, spassoso da giocare e pieno di segreti che stimolano un’esplorazione graduale ed accurata, Paper Mario e il Portale Millenario non è solo uno strepitoso videogame sui videogame di Mario, un’espansione della sua mitologia e geografia favolosa, ma un gioco di ruolo giapponese degno di essere citato tra i grandi classici del genere oltre la sua appartenenza a Fungolondia.
Come tante altre opere di Nintendo, questo redivivo Paper Mario è universale, ossia leggibile, interpretabile e amabile in maniera personale e diversa da ogni tipo di pubblico che sia di bambini, di ragazzi o di adulti.

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