All’incrocio tra filosofia del linguaggio e antropologia filosofica, o meglio all’insegna di una peculiare antropologia linguistica, Paolo Virno raggiunge un ulteriore campo base nella scalata verso un materialismo radicale orientato alla «drastica trasformazione dello stato di cose presente», in Dell’impotenza La vita nell’epoca della sua paralisi frenetica (pp. 134, Bollati Boringhieri, 2021, € 13,00). Il terreno è circoscritto da questioni e concetti affilati in un combattimento di lungo corso con i più algidi congegni logici e, soprattutto, dagli esiti di due studi che hanno fatto data: Saggio sulla negazione (Bollati Boringhieri, 2013) e Avere (Bollati Boringhieri, 2020). Fra quelle pagine Virno...