«Giriamo la notte divorati dal fuoco, consumati dalla vita e dall’ansia di non essere più noi giriamo e giriamo, per la città concentrica giriamo e facciamo questo: guardiamo». Con questo incipit debordante e debordiano (una «traduzione» in prosa contemporanea del noto palindromo magico In girum imus nocte et consumimur igni, ripreso da Guy Debord per intitolare la sua celebre pellicola del ’78), Giuseppe Genna apre la sua ultima fatica letteraria, Reality. Cosa è successo, in libreria per i tipi di Rizzoli (pp. 320, euro 19). Il romanzo – sempre che tale definizione riesca a sintetizzarne la cifra narrativa – è...