Alla fine sui rancori e sulle divisioni tra i dirigenti dei partiti di centrodestra in Sicilia ha prevalso il pressing dei portatori di voti. Famiglie e gruppi col nome pronto per il consiglio comunale a Palermo e che gestiscono grandi bacini elettorali, rimasti col motore acceso per settimane. Perché con più candidati a sindaco per la coalizione sarebbe stato impossibile solo immaginare di potere conquistare il premio di maggioranza che scatta vincendo al primo turno con oltre il 40% dei consensi e dunque ottenere più posti a sala delle Lapidi. In nome della realpolitik allora meglio nascondere sotto il tappeto...