Gato Barbieri foto Wikipedia
Gato Barbieri
Visioni

Pagine appassionate, come un assolo di Gato Barbieri

Note sparse Oltre quattrocento pagine per la biografia dedicata al grande musicista
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 6 dicembre 2023

Ci sono musicisti che sembrano mettere in pratica quanto diceva di sé il poeta Walt Whitman: contengono moltitudini. Moltitudini e pluralità estetiche, tutte rinserrate in un’etica forte, intransigente. Possono adattarsi a qualsiasi situazione rimanendo se stessi, con immediata riconoscibilità.

Pensate a Davis, ad Armstrong. O a Leandro «Gato» Barbieri, sei decenni di incandescenza sonora, cortesia, amore (ricambiato) per la musica, in primis quel jazz che lo aveva folgorato da giovanissimo nella sua Argentina. E che aveva diffuso anche in Italia vivendoci per quattro anni, tra il ’62 e il ’65. Trovando anche sponda ideale in registi come Montaldo, Bertolucci, Pasolini, e tanti altri.

Per oltre cinque anni il musicista, ricercatore e saggista Andrea Polinelli ha indagato a tutto campo sulla vita, gli incontri, le opere multiformi di Gato Barbieri, la sua poetica appassionata e il suo timbro unico che ha infiammato tanti capolavori musicali dedicati all’America latina e oltre. Ha poi raccolto le testimonianze di musicisti, giornalisti, musicologi, storici della musica, ne ha trascritto dodici assoli.

Il tutto in un volume di oltre 400 pagine, Gato Barbieri / Una biografia dall’Italia, tra jazz, pop e cinema (Artdigiland») ma che scorre veloce e appassionato: come un «solo»di Gato.

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