A partire dalla suggestione di uno dei nomi di Genova, il trombettista ligure Andrea Paganetto, classe 1982, confeziona un album che non passa inosservato. Ianua (Orange Home Records) ha suoni caldi e forme cangianti che evocano immediatamente atmosfere e visioni mediterranee. Certo, aiuta anche l’uso di modalità mediorientali come l’interpretazione dell’unico brano non originale, Adiban di John Zorn, pescata dal repertorio del Masada Quartet. Ma ogni volta che la musica comincia il suo canto è un piacere. Merito della lucidità del leader e dei compagni di viaggio. Marco Bellafiore e Rodolfo Cervetto, rispettivamente al contrabbasso e alla batteria assecondano perfettamente...