Paco de Lucia tutto fuoco, fiamme e «duende»
Con Camaron de la Isla
Visioni

Paco de Lucia tutto fuoco, fiamme e «duende»

Il chitarrista scomparso Rivoluzione della musica gitana andalusa con Camaron de la Isla e scorciatoie fusion. In quattro decenni di musica non ha mai subito una "mala critica". Qualche volta se la sarebbe meritata
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 27 febbraio 2014
A Paco de Lucia si deve la rivoluzione tecnica ed estetica che ha sbalzato la musica gitana andalusa dalla penombra esclusiva del tablao alle luci stroboscopiche delle grandi ribalte internazionali. È il chitarrista tutto fuoco, fiamme e duende, vertigine e controllo, preciso come un compasso nell’imprevedibilità di ogni passaggio, che ha spostato i confini naturali del flamenco con la forza bruta delle dita, il fraseggio fremente che strappa il classico vale a ogni respiro, una cascatella di invenzioni armoniche in perenne, avvincente duello con il ritmo. Talmente nuovo e spericolato, il suo flamenco, che non c’è mai stato bisogno di...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi