È devastante l’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità di acqua in aree sempre più vaste e vulnerabili in Africa, Medio Oriente e Asia, al punto che gli attuali 2 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso alle risorse idriche potrebbero salire a 3 miliardi entro il 2050. È l’allarme lanciato da Oxfam in un nuovo rapporto che fotografa gli effetti devastanti della crisi idrica innescata dal riscaldamento globale e dall’alternarsi di siccità e inondazioni sempre più violente, che «asseterà il mondo» e porterà a un aumento esponenziale di fame, migrazioni forzate ed epidemie. «Nel prossimo futuro nei 10 Paesi più colpiti dalla crisi climatica la malnutrizione cronica crescerà del 30% e potrebbero esserci fino a 216 milioni di migranti climatici a livello globale entro la metà del secolo» segnala il dossier diffuso nella Settimana mondiale dell’acqua.