Osservatorio Italia: notizie in breve
A Feltri piacciono i ciclisti morti: «Ti devi dimettere»
Dopo la frase pronunciata da Vittorio Feltri, l’esegeta ridicolo del politicamente scorretto nonché consigliere regionale di FdI, martedì centinaia di ciclisti si sono dati appuntamento sotto la sede della Regione Lombardia per chiedere le sue dimissioni. A lui i ciclisti «piacciono solo quando vengono investiti».
Un insulto, quasi una istigazione a delinquere, per quei ciclisti che ogni giorno rischiano la vita e per i familiari delle troppe persone uccise sulle strade. «Chi non ha rispetto della vita non può sedere in una istituzione pubblica», con questo slogan hanno protestato in compagnia di alcuni consiglieri dell’opposizione che hanno avuto gioco facile ad esprimere indignazione.
Le parole sconcertanti di Feltri non sono solo frutto di una senilità triste, quello che ha espresso purtroppo è un sentimento diffuso anche se impossibile da esplicitare.
Il Comune vuole abbattere 70 pini sul lungomare
Quello che per il sindaco di Ravenna sarebbe «il più grande intervento di riqualificazione con finalità turistiche e ambientali nella storia della città» (finanziato con 17 milioni del Pnrr) di fatto si traduce nell’abbattimento di 70 pini che da 50 anni ombreggiano il viale principale di Lido di Savio.
In realtà, secondo i comitati locali che contestano in progetto, il «parco marittimo» reclamizzato dal sindaco cementificherà la zona: «riqualificazione» delle strade, nuovi parcheggi, nuove piste ciclabili e nuovi accessi alle spiagge. Insomma, è l’economia del turismo che quando si tratta di aprire cantieri non guarda in faccia a nessuno, figuriamoci a qualche pino. I comitati, dopo aver «perso» un ricorso al Tar presentato dal Wwf, hanno raccolto più di 2 mila firme contro il progetto. Se ne riparlerà il 16 ottobre in consiglio comunale.
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