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Azione di Greepeace contro Eni a Porto Marghera (10 maggio 2022) - Foto Ufficio Stampa Greenpeace/LaPresseAzione di Greepeace contro Eni a Porto Marghera (10 maggio 2022) - Foto Ufficio Stampa Greenpeace/LaPresseAzione di Greepeace contro Eni a Porto Marghera (10 maggio 2022) - Foto Ufficio Stampa Greenpeace/LaPresse

Flash Un nuovo rapporto di Greenpeace Italia sulle attività di esplorazione ed estrazione di gas e petrolio di Eni e altre notizie

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 25 luglio 2024

«Eni ignora Parigi: Più di 500 nuovi progetti fossili»

Un nuovo rapporto di Greenpeace Italia sulle attività di esplorazione ed estrazione di gas e petrolio di Eni «mostra come, dei 767 progetti in cui è attualmente coinvolta a livello globale la multinazionale italiana, ben 552 abbiano iniziato (o inizieranno) a estrarre fonti fossili dopo l’Accordo sul clima di Parigi del 2015». Un trend che secondo l’associazione ecologista «non si è interrotto nemmeno dopo che nel 2021 l’Agenzia Internazionale per l’Energia aveva raccomandato di non procedere con nuovi investimenti in combustibili fossili. «Ignorando questa esortazione, 29 progetti di Eni hanno ottenuto una licenza dopo il 2021». Nel complesso, i 552 progetti successivi al 2015 «riconducibili in qualche modo a Eni sono una vera e propria bomba climatica: le loro emissioni totali potrebbero produrre di circa 5.433 Mega tonnellate di CO2 equivalente (Mt CO₂-eq), di cui 2.537 Mt CO₂-eq in quota Eni: un valore altissimo, pari a 6,5 volte le emissioni dell’Italia nel 2023 (387 Mt CO₂-eq)».

Bologna città 30, grande successo dopo sei mesi

Ecco il bilancio del Comune di Bologna a sei mesi dall’entrata in vigore del limite di velocità a 30 Km/h, dedicato a tutti quelli che «non serve a niente» (e al ministro Salvini). Gli incidenti stradali sono diminuiti di quasi l’11% e i feriti di oltre il 10%. Nelle principali vie della città gli incidenti sono calati del 18% e i feriti del 28% (e gli incidenti gravi da «codice rosso» sono diminuiti del 38%). In termini assoluti – i dati sono fermi al 14 luglio – significa 157 incidenti in meno rispetto alla media degli anni precedenti, 145 persone ferite in meno e 2,5 morti in meno. C’è un solo dato in controtendenza, ma ha una spiegazione: gli incidenti che coinvolgono i ciclisti sono aumentati del 13,7%, il dato si spiega con il notevole aumento dei cittadini che si spostano in bici (+ 12% in soli sei mesi). Il traffico delle automobili invece è calato del 12%. Un clamoroso boom si registra invece per il servizio di bike sharing: 682.991 corse in più nel primo semestre. L’uso del trasporto pubblico è aumentato del 11%.

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