Europa

Ora la Ue mette in dubbio il North Stream 2

Russia/Europa In via di preparazione la risoluzione dell'europarlamento che chiede di bloccare il progetto di mega gasdotto che dalla Russia arriverà in Germania. Resta da capire come si schiereranno gruppi parlamentari e Stati membri

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 dicembre 2018

Il Parlamento europeo sta preparando risoluzione che chiede bloccare la realizzazione di North Stream 2, il gasdotto con una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi l’anno che dalle coste della Russia attraverso il Mar Baltico arriverà in Germania e il cui completamento è previsto per la fine del 2019.

Il documento è stato presentato alla commissione per gli affari esteri dalla deputata lettone Sandra Kalniete. La risoluzione sostiene che «North Stream 2 rafforza la dipendenza dell’Europa dalle forniture di gas russo, minaccia il mercato interno e non è conforme alla politica energetica dell’Unione europea e deve quindi essere fermato».

In precedenza, il leader del gruppo dei popolari all’europarlamento Manfred Weber, candidato alla carica di nuovo capo della Commissione europea, aveva invitato i paesi dell’Ue «a riconsiderare gli investimenti nella costruzione del Nord Stream 2» a causa dell’incidente nello stretto di Kerch.

Sarà interessante capire ora come si schiereranno i vari gruppi parlamentari non solo per colore politico ma per geografia. I paesi decisivi potrebbero essere quelli non ancora apertamente schierati come la Spagna, il Portogallo, la Grecia e l’Italia.

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