Morto in un incendio in una galleria ferroviaria, in una dinamica che ricorda tristemente la strage alla Thyssen di Torino. Carlo De Luca di Fregona (Treviso) aveva 55 anni ed è l’ennesimo operaio in appalto morto che allunga la striscia infinita di sangue sul lavoro. Era dipendente della Ivecos, ditta appaltatrice esterna – specie al nord – della «pubblica» Rfi che controlla i binari delle rete italiana. Lavorava da meno di tre mesi in provincia di Imperia. Nonostante lavorasse in ferrovia, De Luca aveva un contratto edile, perché Ivecos è specializzata in consolidamento terreni e manutenzione strade.

Lunedì sera era di turno nella stazione ferroviaria sotterranea (come moltissime in Liguria) e stava lavorando al sistema di cambio di un locomotore utilizzato per la manutenzione notturna della linea tra Ventimiglia e Taggia. Il convoglio era formato da due locomotori diesel e quattro carri.

Il cambio, pieno di olio, ha preso fuoco e per Carlo non c’è stato scampo. Il locomotore è stato riportato fuori dalla galleria completamente bruciato solo a fine mattinata di ieri. La Procura di Imperia ha sequestrato il locomotore esploso e ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio. L’ipotesi di reato potrebbe essere omicidio colposo
Sarà una perizia a svelare cosa ha provocato l’esplosione. Il locomotore era piano di olio e gasolio. Subito dopo l’esplosione si è anche verificato un principio di incendio, ma il cinquantacinquenne era già morto sul colpo.

Dura la risposta dei sindacati a quanto accaduto a Sanremo. «Da diversi anni denunciamo che il sistema e l’organizzazione della manutenzione affidata ad imprese esterne è ormai fuori controllo – attaccano Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast Confsal e Orsa – . Chiediamo l’apertura di un confronto con Rfi e Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza nelle ferrovie e infrastrutture stradali) per realizzare azioni concrete come la revisione delle norme su salute e sicurezza che attuano le imprese appaltatrici, l’istituzione dell’albo degli infortuni sul lavoro, l’eliminazione del dumping contrattuale, la revisione dei criteri di qualificazione delle imprese a cui affidare lavori ed il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende».