In questi ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno inquietante, impensabile in altri periodi della storia repubblicana. Mentre le condizioni economiche, sociali, civili del Mezzogiorno peggioravano, con la rinascita di fenomeni da dopoguerra, come il caporalato schiavista nelle campagne, con la ripresa dell’emigrazione individuale di massa, soprattutto della gioventù colta, non un moto di recriminazione si è levato da quelle terre. Nessuna manifestazione, movimento di popolo, proteste organizzate. UNA COLTRE di rassegnazione sembra essersi stesa sul cuore delle popolazioni meridionali. Sicché si è arrivati al paradosso che neppure di fronte alla più grande minaccia affacciatasi negli ultimi mesi all’avvenire di...