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Omnia sunt communia: non c’è sgombero che tenga

Omnia sunt communia: non c’è sgombero che tenga

Centri sociali Occupato il piaggio center in disuso nel quartiere San Lorenzo di Roma contro un nuovo progetto antispeculazione

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 8 settembre 2013

Non c’è sgombero che tenga. Communia si riprende il suo spazio. Gli attivisti, gli studenti,gli abitanti dello storico quartiere vessato dalla speculazione edilizia, ieri alle 19 hanno occupato il Piaggio Center di Nunzio, in via Scalo San Lorenzo, in disuso e abbandonato da oltre 5 anni. Dopo 4 mesi nelle ex- fondiere Bastianelli gli attivisti non vogliono che gli sgomberi mettano fine ai loro progetti : «C’è ancora tanto da fare, il quartiere ha risposto calorosamente alle nostre iniziative, superando la storica contrapposizione tra abitanti e studenti. Ma per le nostre attività e per far sentire la nostra presenza è necessario un luogo di aggregazione», dice Marta. Valerio, del collettivo di Scienze politiche, è entusiasta della grande partecipazione: ci sono gli striscioni di Action e di Bpm, i no Muos , ma anche tanti residenti.«Lo vedi quanta gente è dalla nostra parte? Lo sgombero non è piaciuto a nessuno, la storia dell’inagibilità è una scusa utilizzata dal Comune per favorire gli interessi degli speculatori». «Devono farci un parcheggio, ma sotto lo stabile c’è una falda acquifera, la giunta è cambiata ma gli sgomberi continuano» prosegue Fred.

Il corteo, partito intorno alle 17 da Piazza Immacolata, ha avuto come tappe gli edifici simbolo del degrado speculativo di questi anni: il Palazzo delle Poste in via Tiburtina, lo storico stabile in via dei Sanniti e i recentissimi palazzi in via dei Sardi 51. Conferma una signora che ci abita da anni: «Sono stati progettati in maniera tanto sbagliata da togliersi aria e luce a vicenda».

Ma non si è potuto sfilare in via dei Sabelli 102, le forze dell’ordine hanno chiuso da ieri sera la strada, dopo che gli attivisti hanno ritentato un’occupazione simbolica dell’edificio , sgomberato il 16 agosto, quando la città era deserta : «Se rimane tutto tranquillo entro stasera ce ne andiamo», diceva un agente intorno alle 17. Ma poche ore dopo i suoi colleghi in borghese erano già pronti a “liberare” il Piaggio Center.

Riempire tutti gi spazi vuoti di San Lorenzo: da questa idea parte il progetto di Communia, che il 24 Aprile scorso ha liberato le ex fonderie Bastianelli. Come per il precedente Tsunami Tour è nato dall’incontro di persone che non si sono rassegnate a subire la crisi, ma si sono organizzati per resistere e creare un’alternativa dal basso attraverso meccanismi di mutuo soccorso. Uno sportello psicologico, uno sportello legale, un’aula studio, un laboratorio di video-making, una scuola popolare, lo sport popolare  e lo spazio co-working sono solo alcuni dei progetti che gli attivisti sono determinati a continuare, anche al ritmo di uno sgombero al mese. Lunga vita alla Repubblica di San Lorenzo.

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