È stato il volto di una stagione di cinema italiano poetico-militante Omero Antonutti, l’attore legato al nome dei fratelli Taviani, scomparso il 5 novembre all’età di 84 anni. La sua sola presenza evoca qualcosa di arcaico e mediterraneo, lui di origini friulane, tanto da poter incarnare l’Alessandro il Grande di Theo Anghelopoulos (1980), dove interpretava con indole crudele il bandito che prende il nome del condottiero nell’Atene degli inizi del novecento convinto di arrivare al potere con l’appoggio dei monarchi, un grande velo squarciato sulla storia della Grecia, una invenzione stilistica stupefacente e un’esperienza unica tra tutti quelli che vi...