Riunire idealmente i linguaggi dell’arte e della comunicazione in un unico percorso espositivo è l’idea che muove lo spirito con cui il poeta, scrittore, traduttore, pittore e artista a tutto tondo, Jack Hirschman (1933-2021), figura maiuscola ed emblematica della controcultura statunitense, ha attraversato più di ottant’anni di storia. Dalla sua scomparsa, nell’agosto dello scorso anno, Hirschman torna ora con una mostra unica e particolare nel suo genere, che raccoglie opere pittoriche, disegni, video, audio, fotografie e versi.
Oggi, alle ore 18 (visitabile fino al 22 gennaio 2023), presso la Pinacoteca provinciale di Salerno, in occasione di quello che sarebbe stato il suo ottantanovesimo compleanno, sarà inaugurata la mostra Little Kaddish, dedicata a Hirschman, nell’ambito del progetto «Lo spirito dei luoghi». L’esposizione è curata dalla Casa della poesia e Multimedia edizioni (realtà create e dirette da Raffaella Marzano e Sergio Iagulli) ed è organizzata in collaborazione con l’amministrazione provinciale di Salerno.
La manifestazione comprenderà diversi appuntamenti ed eventi, dove verranno documentati i molteplici aspetti della vita di Hirschman: dalla famosa lettera ricevuta giovanissimo da Hemingway, alla sua intensa attività di poeta e traduttore, sempre impegnato politicamente contro le guerre e al fianco degli oppressi e dei più deboli. «Questa esposizione è la nostra preghiera, il nostro lamento, il nostro omaggio, il nostro piccolo, umile, commosso Kaddish», spiegano Raffaella Marzano e Sergio Iagulli, aggiungendo che «Jack utilizzava la poesia anche per ricordare e rendere omaggio a coloro che non ci sono più ma che sono stati e restano importanti per noi. Era il suo modo per farli essere ancora presenti nel nostro mondo e tenerli in vita con noi e dentro di noi. E così noi faremo con lui».