Tra anticipazioni di precoci, frenetiche fioriture, ma poi pure di fronte ai loro tardivi prolungamenti e assieme ai posticipi nella perdita autunnale dei fogliami, le sfasature del ritmo tra riposo invernale delle piante e sincopate riprese stagionali è indice, anche in giardino, della confusione climatica incombente. Intermittenze che ci dicono di uno stato di allerta permanente, di poche regolarità. Di un giardino del domani che, in un contesto repentinamente alterato, deve misurarsi con l’impoverimento dei suoli, la mancanza d’acqua, il riscaldamento delle temperature e la loro accelerata variabilità. E quindi ricorrere a specie e tecniche adatte e adattabili alle vocazioni...