I dischi del trio austriaco non sono mai banali, come dimostra anche questa ultima uscita che li vede spostare l’asticella più in alto. Ampliano ulteriormente la loro visione cosmica del rock, come dimostrano gli oltre quaranta minuti incisi e suddivisi in sei tracce. All’interno delle quali il concetto di fondo che viene esaltato all’ennesima potenza è quello del silenzio evocato nel titolo: lo spettro sonoro non è mai totalmente pieno, attitudine che esalta le capacità narrative del magma di psichedelia e krautrock proposto dalla band. A dir poco catartica è l’apertura 1, notturna e distopica oltremodo è 2, cinematografica al...