Pubblicato 6 anni faEdizione del 27 giugno 2018
L’ideologia del M5S che ha impastato appartenenze opposte in nome del governo, da Confindustria ai centri sociali più duri, trova la corda sul dossier Olimpiadi a Torino. Chiara Appendino, sindaca eletta con i voti fondamentali di una moltitudine di movimenti locali, non è riuscita a convincere quella parte della sua maggioranza schierata contro grandi eventi e grandi opere. In un crescendo rossiniano, confidente che la minaccia «tutti a casa» porti a miti consigli gli insorti, la sindaca procede come un carro armato. Rifiuta il confronto in aula e porta avanti una trattativa solitaria con Roma. Però accade l’imprevedibile: i pochi...