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Olanda in controtendenza: frenati i sovranisti, socialdemocratici in testa

Olanda in controtendenza: frenati i sovranisti, socialdemocratici in testaSeggio ad Amsterdam, sotto Frans Timmermans e il leader del GroenLinks Jesse Klaver alle urne

Exit poll Il PvdA di Timmermans potrebbe ottenere cinque seggi, il Forum dell’ultradestra euroscettica non sfonda. Batosta annunciata per Geert Wilders che perde tre eurodeputati

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 maggio 2019

Quella che si avviava a essere una sfida a due tra la destra liberale e quella sovranista, sembra essere finita con il trionfo del socialdemocratico PvdA di Frans Timmermans. Secondo i primi exit poll diffusi ieri in serata dall’agenzia di stampa olandese Nos, il partito di centrosinistra, punito alle elezioni di due anni fa dopo l’esperienza di governo con gli storici avversari liberali, è arrivato primo con cinque seggi, tallonato dal liberale Vvd e dal democristiano Cda con quattro ciascuno.

Ad andare a votare, come da tradizione per l’Olanda negli appuntamenti elettorali europei, circa il 40% degli elettori (3 punti sopra rispetto al 2014) che avrebbero deciso di premiare i tre partiti storici. Insieme si sarebbero aggiudicati tredici dei ventisei eurodeputati che gli elettori olandesi, i primi a votare in Europa insieme ai britannici, sono stati chiamare a scegliere.

Segue a distanza il partito rosso verde GroenLinks che dovrebbe portare a Strasburgo tre deputati, uno in più rispetto al 2014 e due in più del Socialistische Partij che continua invece il declino delle precedenti tornate elettorali.

Il dibattito elettorale che si è tenuto nel Paese sembrava condannare la competizione elettorale a una sfida a due, tra la destra sovranista di Thierry Baudet e quella liberale del premier Mark Rutte. I due leader sono stati i protagonisti del dibattito trasmesso mercoledì sera dal programma televisivo Pauw che ha accettato di invitare, su richiesta dello stesso primo ministro Rutte, solo i due leader dati in testa dai sondaggi dei giorni precedenti.

Thierry Baudet, fondatore e leader del FvD (Forum per la democrazia), che ha scalzato dalla scena l’euroscettico invaghito di Salvini Geert Wilders, si è confermato come una novità durevole nella politica olandese ma senza sfondare: sono solo tre i seggi che gli vengono attribuiti dagli exit poll. Fondato tre anni fa, il suo partito è arrivato primo alle elezioni provinciali di marzo e sembrava destinato a ripetere l’exploit anche alle elezioni europee.

Sia gli exit poll che i sondaggi confermano così il cambiamento in corso nella destra olandese con un calo verticale del consenso nei confronti del volto storico della destra olandese, Geert Wilders, a cui non sembra aver giovato neppure la partecipazione alla manifestazione leghista di sabato a Milano. Secondo gli exit poll il suo partito, il Pvv, avrebbe ottenuto solo uno dei quattro eurodeputati che aveva attualmente a Strasburgo. Se i dati dovessero essere confermati, si tratterebbe di uno smacco anche per il gruppo dei sovranisti europei che avrebbe solo un eurodeputato olandese. Il FvD di Thierry Baudet infatti, vorrebbe aderire al gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti e non a quello degli altri sovranisti nel tentativo di ripetere anche su scala continentale quanto ha tentato finora di realizzare in casa propria. Se confermati però, i dati degli exit poll indicano che gli elettori olandesi hanno scelto un’altra strada.

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