Oggi riprendono le manifestazioni contro il governo di Viktor Orbán. Si tratta della continuazione delle proteste di piazza che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio dell’anno scorso. LO SPUNTO PRINCIPALE delle dimostrazioni di dicembre è stato fornito dalla legge sul lavoro che innalza a 400 le ore annuali di straordinario, ma c’è dell’altro. Oggetto della contestazione sono anche la legge che prevede l’istituzione di tribunali amministrativi destinati a giudicare i reati contro lo Stato, con giudici scelti tra i fedeli a Orbán, e certa politica del governo che, secondo i manifestanti, sopprime la libertà accademica. Insieme a sindacati, lavoratori e studenti hanno...