Oggi Flc in piazza: «La scuola così viene umiliata»
Mobilitazioni sindacali Protesta della Flc Cgil. Alle 10 presidio a Roma davanti al Ministero dell'Istruzione e in 40 città italiane. Al centro i tagli i previsti dalla manovra di bilancio. Presenti anche gli studenti e i ricercatori
Mobilitazioni sindacali Protesta della Flc Cgil. Alle 10 presidio a Roma davanti al Ministero dell'Istruzione e in 40 città italiane. Al centro i tagli i previsti dalla manovra di bilancio. Presenti anche gli studenti e i ricercatori
Contratto giusto e lavoro stabile. Queste le parole d’ordine dello sciopero di oggi del comparto istruzione e ricerca, indetto dalla Flc Cgil e che coinvolge docenti, ricercatori, personale amministrativo e ATA in tutta Italia. Alle 10 il presidio a Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, e in contemporanea altre 40 piazze in tutto il paese. La segretaria generale della Flc, Gianna Fracassi, sarà a Milano alla manifestazione in piazza Santo Stefano. Lo sciopero di oggi è il punto di partenza di un mese di mobilitazione per l’istruzione, che tornerà a manifestare il 5 novembre con i ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche; il 15 novembre toccherà invece allo sciopero degli studenti medi e universitari. Mobilitazioni in ogni caso trasversali: gli studenti saranno in piazza oggi, e il sindacato ha comunicato che sarà con loro a metà novembre.
Al centro della protesta la legge di bilancio, che non prevede risorse aggiuntive per l’istruzione e procede invece con i tagli. La Flc aveva proclamato lo stato di agitazione il 9 ottobre, e il 15 aveva invece incontrato rappresentanti del Ministero per un tentativo di conciliazione. Tentativo fallito, che ha portato alla proclamazione dello sciopero. Gli stanziamenti previsti infatti andranno a coprire un adeguamento di poco meno del 6% mentre, fa sapere il sindacato, l’inflazione degli ultimi anni ha eroso il potere d’acquisto del 18%. La legge di bilancio inoltre prevede un blocco del turnover del 25%: la mancanza di nuove assunzioni porterà la scuola italiana ad avere, nel prossimo anno scolastico, 5660 docenti e 2174 unità di personale ATA in meno. Il tutto mentre, ricorda la Flc, nell’istruzione ci sono oltre 250mila lavoratori precari e i salari sono tra i più bassi della media Ocse. «La Flc ha indetto lo sciopero anche per affermare un’idea di scuola democratica», ha dichiarato Gianna Fracassi, «in netta contrapposizione con le riforme autoritarie e regressive del ministro Valditara».
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