Oggi amministrative in Russia, Putin rischia con i potentati locali
Russia Voto decisivo per la tenuta della Federazione. Sfida dei comunisti, che già denunciano possibili brogli, a Irkutsk (Siberia del sud-est)
Russia Voto decisivo per la tenuta della Federazione. Sfida dei comunisti, che già denunciano possibili brogli, a Irkutsk (Siberia del sud-est)
«Se salta la Bielorussia seguirò la Russia» ha sostenuto un paio di giorni fa Alexander Lukashenko. Forse il potere di Vladimir Putin non è ancora in discussione ma un grano di verità forse c’è nella “profezia” del presidente bielorusso in questa domenica ancora tiepida un po’ in tutto il paese.
COINVOLTE 57 realtà amministrative in tutto il paese, un test importante per valutare lo stato di salute del regime dopo la crisi del coronavirus, il caso Navalny e le proteste in Bielorussia. Vanno alle urne decine di milioni di russi in alcune regioni siberiane in cui da tempo ribollono le tendenze autonomiste come Irkutsk, Novosibirsk, Tomsk e realtà in cui i movimenti ecologisti hanno messo alle corde i governi locali (Komi e Arkhangelsk). Le modalità del voto hanno prodotto molti malumori tra l’opposizione per sue inedite forme: tre giorni di seggi aperti a cui si aggiunge anche la possibilità di voto elettronico; seggi per il voto che lo rendono improbabile per gli standard occidentali, sono stati aperti dappertutto: bagagliai di auto private, panchine pubbliche, corridoi dei caseggiati.
Una situazione spiegata così dalla Presidente della commissione elettorale Alla Panfilova: «Si tratta in tempi di covid-19 di favorire la partecipazione, l’opposizione piuttosto che protestare mandi in giro i suoi osservatori» ha dichiarato in Tv. Il clima non è certo sereno. La notte prima dell’inizio delle votazioni a Lipezk e Yarovslavsk la polizia ha condotto delle perquisizioni nelle sedi del partito di Navalnly, a Novosibirsk dopo il primo giorno di voto i rappresentanti del partito comunista chiedono già l’annullamento delle elezioni. Per i comunisti «elettori organizzati da “Russia unita” vengono portati in tour in diversi quartieri della città a votare un minimo di tre volte».
A NOVOSIBIRSK potrebbe entrare in gioco il fattore Navalny, il quale era stato proprio qui in tour prima di finire in coma, denunciando a gran voce i grandi affari speculativi che coinvolgerebbero l’amministrazione cittadina in carica e alcuni immobiliaristi. Qualcuno, da quelle parti, ha sussurrato perfino che l’attentato alla sua vita potrebbe essere stato opera di potentati locali «stanchi di gazzarra».
PUTIN TEME paradossalmente che i candidati di “Russia unita” – assetati di prebende e fondi di bilancio – vogliano fare «cappotto» conquistando con le buone o con le cattive tutte le amministrazioni ma rischiando però un «effetto Khabarovsk», la citta dell’estrema Asia in cui la gente sta scendendo in piazza ormai da due mesi e mezzo contro il centralismo moscovita.
LA PARTITA più importante di questa tornata si giocherà nel governatorato di Irkutsk nella Siberia sud-orientale dove i redditi medi non superano i 400 euro mensili malgrado le grandi foreste e le miniere (perlopiù controllate da capitale cinese). Qui la lotta è tra Igor Kobzev attuale governatore paracadutato da Putin da Mosca in qualità di esperto di protezione civile dopo il disastro idrogeologico dovuto allo straripamento di 4 fiumi nel 2019, e il leader dei comunisti locali, Mikhail Shchapov. Il quale non fa conto solo sul fatto di essere candidato della zona sbandierando le sue origini operaie ma promette di lasciare invariate le tariffe elettriche.
E non solo: ha vestito i panni green e si dichiara contrario all’opera di disboscamento della zona del lago Baikal, la maggiore attrattiva turistica della regione, iniziata dall’attuale amministrazione. Se non dovesse farcela tra i suoi qualcuno dichiara di essere pronto a scendere in piazza: «Solo i con brogli potrebbe perdere» dichiara un’attivista comunista.
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