La radicale estraneità della condizione di schiavo, per chi è nato libero, indusse Frederick Douglass a mettere in guardia il lettore ideale (bianco) della sua celebre autobiografia, proponendo di situarlo «in una situazione difficile: la situazione in cui ero io. Solo allora – aggiungeva – «capirà fino in fondo le sofferenze e saprà provare comprensione per lo schiavo fuggiasco stremato dalla fatica e segnato dalla frusta». Nel 1979, Octavia E. Butler prese alla lettera questa proposta e pubblicò Legami di sangue, un romanzo che per la capacità di descrivere con immediatezza la brutalità e le tensioni della «peculiar institution» si...