Ocse: «Spending review cura per la recessione»
Economia

Ocse: «Spending review cura per la recessione»

Austerità Peggiorano le stime sull'economia italiana: nel 2013 il Pil sarà a -1,9%, nel 2014 diminuirà a -0,6%. Record del debito pubblico e della disoccupazione. Ma la cura resta la stessa: tagli alla spesa pubblica e privatizzazioni
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 20 novembre 2013
Il tribunale dell’austerità è impietoso con il governo delle larghe intese italiane. Dopo la Commissione Europea, anche l’Ocse mette una pietra sopra le buone intenzioni di Letta e Saccomanni e abbassa ulteriormente le stime sulla «crescita» del 2014 (non sarà dello 0,7% sul Pil, ma dello 0,6%), mollando un cazzotto per quanto riguarda la recessione di quest’anno: non sarà a -1,8%, ma a -1,9%. Questo accade mentre il Pil globale crescerà nel 2013 del 2,7% e del 3,6% nel 2014 (stime riviste al ribasso da maggio). Quanto alla crescita del debito pubblico, si conferma l’inutilità dei tagli effettuati alla spesa...
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