«Il diritto alla salute del singolo, anche nel suo contenuto di libertà di cura» va bilanciato «con il coesistente e reciproco diritto degli altri e con l’interesse della collettività». Sono passati solo tre anni da quando la giudice costituzionale Marta Cartabia ha scritto queste parole nella sentenza con cui la Corte ha dato torto alla regione Veneto e confermato l’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola. Obbligo introdotto allora con decreto legge, lo stesso passo che il governo Draghi si appresta a fare per mettere fuori gioco i medici e gli infermieri «no vax». Fuori gioco o meglio fuori dalle corsie,...