Nuovi debutti e vecchi ritorni per i R.e.m.
Note sparse Per i 25 anni dalla pubblicazione, torna nei negozi "Up" dei R.e.m.
Note sparse Per i 25 anni dalla pubblicazione, torna nei negozi "Up" dei R.e.m.
Coerenti nel respingere le sirene della reunion, i REM hanno attraversato con estrema dignità anche la deriva commemorativa che ormai travolge in pieno la loro epoca. L’eccezione che conferma la regola è la sobria riedizione per i 25 anni di Up, primo disco con il produttore Pat McCarthy dopo la lunga collaborazione con Scott Litt, ma soprattutto primo senza Bill Berry alla batteria. È l’album di Daysleeper, dell’elettronica di Airport, degli ultimi riff eterni di Peter Buck (Lotus) e del lirismo à la Brian Wilson di At My Most Beautiful. Un lavoro che prosegue le sperimentazioni di New Adventures in Hi-Fi (1996) restaurando al contempo la scrittura melodica messa in cantina da Monster (1994). In breve, l’addio di Stipe e compagni agli anni Novanta. All’album rimasterizzato ora si aggiunge il live registrato al Palace di Los Angeles durante la partecipazione allo show tv Party of Five, ma soprattutto il contemporaneo annuncio dell’imminente — e lungamente atteso — debutto solista di Michael Stipe, che si è trovato a condividere gli Electric Lady di New York con la regina del pop: «Devi essere Taylor» pare le abbia detto presentandosi timidamente, come se tornasse anche lui dal 1998…
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