Nuova colata di cemento israeliano sulla Cisgiordania occupata
Territori palestinesi Il Consiglio israeliano per la pianificazione si riunirà per approvare piani per la costruzione delle prime 2.500 case e per dare il via in un secondo tempo a progetti per altre 1.400 abitazioni in 30 colonie. Trump potrebbe riconoscere il Golan siriano come parte di Israele
Territori palestinesi Il Consiglio israeliano per la pianificazione si riunirà per approvare piani per la costruzione delle prime 2.500 case e per dare il via in un secondo tempo a progetti per altre 1.400 abitazioni in 30 colonie. Trump potrebbe riconoscere il Golan siriano come parte di Israele
Israele costruirà altri 3.900 alloggi nei suoi insediamenti coloniali nella Cisgiordania occupata. Ad annunciarlo ieri, con un tweet, è stato il ministro della difesa Avigdor Lieberman, in apparente ritorsione alla decisione presa martedì dai palestinesi di chiedere alla Corte penale internazionale dell’Aja di avviare una indagine contro Israele per crimini di guerra. Il Consiglio israeliano per la pianificazione si riunirà la settimana prossima per approvare piani per la costruzione delle prime 2.500 case e per dare il via in un secondo tempo a progetti per altre 1.400 abitazioni in 30 colonie in Cisgiordania, tra le quali Ariel (Nablus) e Maale Adumim, vicino Gerusalemme. Silenzio e, perciò, tacita approvazione da parte dell’Amministrazione Trump che dopo aver riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, nei prossimi mesi dovrebbe fare altrettanto con il Golan, un territorio siriano che lo Stato di Israele occupa dal 1967 in violazione delle risoluzioni internazionali e che si è annesso con un atto unilaterale. Il ministro israeliano dell’intelligence, Yisrael Katz, un membro chiave del governo Netanyahu, ha detto in un’intervista che il riconoscimento statunitense dell’annessione del Golan è «in cima all’agenda» nei colloqui con la Casa Bianca. «Penso che ci sia una grande maturità e un’alta probabilità che questo passo accada», ha aggiunto il ministro, secondo cui il riconoscimento americano dovrebbe avvenire nel giro di «qualche mese». Anche in questo caso la Casa Bianca non ha commentato. (mi.gio)
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