Economia

Nuova acciaieria a Grado: Fedriga non convince neanche i suoi leghisti

L'acciaieria di San Giorgio di Nogaro in FriuliL'acciaieria col trucco di San Giorgio di Nogaro in Friuli

Lega Inquinata Decreto Omnibus del governo: niente autorizzazioni in caso di grandi investimenti. Come la nuova Azovstal in Friuli. Raccolte 25 mila firme sul territorio Il «no» dei sindaci e di molti esponenti del Carroccio

Pubblicato circa un anno faEdizione del 31 agosto 2023

Con un articolo infilato nel ferragostano ennesimo decreto omnibus il governo ha previsto si possano ignorare i procedimenti autorizzativi secondo legge in caso di grandi programmi d’investimento esteri sul territorio italiano: il Consiglio dei ministri dichiarerà il preminente interesse strategico nazionale e, d’intesa con il presidente della Regione, nominerà un Commissario straordinario. Semplice e facile. Un articolo che subito appare scritto a favore della mega acciaieria che l’ucraina Metinvest e la friulana Danieli vogliono costruire a San Giorgio di Nogaro, a ridosso della Laguna di Grado e Marano.

Di cosa significherebbero settanta ettari di campagna occupati da un impianto in grado di produrre due milioni di tonnellate annue di bramme abbiamo scritto il 10 giugno scorso e lo ha capito subito la popolazione della zona in questi mesi estivi che hanno visto crescere esponenzialmente l’opposizione alla prevedibile devastazione di un territorio particolarissimo, sito Ramsar (zone umide) e Natura 2000, con la messa in discussione della vocazione turistica di spiagge storiche come quelle di Grado e di Lignano. «Un articolo, il 13, che scardina le regole del confronto tecnico affidato alle leggi e di quello politico affidato alla discussione e alla partecipazione popolare», ha subito commentato Legambiente rivolgendosi al parlamento perché non ratifichi il decreto. Con Legambiente e Wwf anche tutti i gruppi di opposizione in Consiglio regionale, tutti i sindaci dei Comuni della Bassa Friulana, compresi quelli di destra, e 25 mila firme raccolte a San Giorgio di Nogaro e depositate in Regione. Una estate che ha visto la Laguna riempirsi di striscioni e cartelli con presìdi e manifestazioni continue.

Dopo un silenzio che durava da mesi lunedì il Presidente leghista Fedriga ha deciso di fare una dichiarazione: «Basta terrorizzare i cittadini. È una politica di irresponsabilità e purtroppo per la manciata di qualche preferenza alcuni politici continuano a prendere in giro i cittadini». Al di là della scarsa considerazione per le capacità critiche dei cittadini della sua Regione le parole di Fedriga lasciano dubbi anche su chi siano i destinatari di queste accuse: le opposizioni, chiaro, ma è difficile non pensare alle prese di posizione pubbliche contrarie al decreto e all’acciaieria di un nutrito numero di leghisti, dal segretario regionale Dreosto a quello di Udine Bosello, dal deputato friulano Pizzimenti all’ex vicepresidente del Consiglio regionale Cargnelutti.

«Lo stesso ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani – dichiara ancora Fedriga – ha detto che non c’è nessuna ipotesi, tanto è vero che la norma del ministro Urso prevede che la dichiarazione di interesse per il commissariamento debba passare per il Consiglio dei ministri: non è passato nulla, non è stato nemmeno ipotizzato».

Vero, nessun Commissario è stato (ancora) nominato ma resta la curiosità di sapere a cosa si pensasse scrivendo il decreto.
«Ho sempre detto che in caso di un’ipotesi concreta, anche lontana, presentata alla Regione – questa la conclusione di Fedriga – ci saremmo confrontati con il territorio e i sindaci. A oggi non c’è nulla. Basta col dire che il governo ha fatto qualcosa che non ha fatto».

Come si deve intendere la manifestazione di interesse presentata alla Regione da Metinvest/Danieli un anno fa? Come interpretare le parole dell’assessore alle Attività produttive Bini, Lista Fedriga, che proprio dell’investimento di Metinvest ha parlato a un convegno di Confindustria Udine nel settembre 2022 legando a quella ipotesi lo stanziamento di 20 milioni messo in bilancio dalla Regione? Come mai i vertici di Metinvest, alla ricerca allora di un sito italiano per ricostruire l’Azovstal, come ebbe a scrivere FriuliSera l’11 luglio 2022 «sono rimasti impressionati dai programmi esecutivi presentati dalla dottoressa Uliana» (già braccio operativo dell’assessore Bini e attuale nuova dirigente della direzione Infrastrutture e trasporti)?

La popolazione, i sindaci, le opposizioni in Consiglio regionale e fuori, probabilmente aspettano parole più chiare: il presidente Fedriga è favorevole o contrario alla mega acciaieria?

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