Nove anni con «Il jazz italiano per le terre del sisma»
Musica Presentato il programma dell'edizione di quest'anno, 50 concerti per un'arte "totale e sociale"
Musica Presentato il programma dell'edizione di quest'anno, 50 concerti per un'arte "totale e sociale"
Si intitola Movimenti la IX edizione della rassegna Il jazz italiano per le terre del sisma, presentata ieri alla Sala del Refettorio nella Biblioteca della Camera dei Deputati «Nilde Iotti». Articolata in una prima fase di «cammino solidale» – (25-27 agosto) tra Camerino, Castelluccio di Norcia ed Amatrice – e in una seconda centrata a L’Aquila (2-3 settembre), la manifestazione si caratterizza per numeri e proposte. 200 musicisti in cartellone, 50 concerti, tre cittadine nonché 15 piazze e luoghi aquilani coinvolti. Organizza la Federazione Nazionale «Il Jazz Italiano» con il coordinamento di Jazz all’Aquila.
«CHI VUOL muovere il mondo, prima muova sé stesso» è la frase di Socrate che commenta il tema dei «Movimenti», scelto dai tre direttori artistici (cambiano democraticamente ogni anno) Francesca Corrias, Roberto Ottaviano e Fausto Savatteri. Vari interventi nella conferenza stampa (dal sindaco de L’Aquila Biondi alla presidente della Federazione Ada Montellanico) hanno peraltro sottolineato il carattere laboratoriale di rinascita culturale della rassegna, il sostegno ai territori e l’importanza dei luoghi, l’inclusività e la trasversalità del jazz. Nel cartellone si possono sottolineare momenti come l’apertura aquilana alla Fontana delle 99 cannelle, le sculture e performances sonore di Marcello Magliocchi al Museo Maxxi, la rilettura di West Side Story alla scalinata di S. Bernardino (coinvolti conservatorio e teatro stabile), i laboratori didattici, la giovanile Orchestra che vorrei, diretta da Pasquale Innarella. Oltre la dimensione del festival, verso un’arte totale e sociale.
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