È iniziato ieri a Roma l’XI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni. Un incontro convocato con lo slogan «Liberi di scegliere, dall’inizio alla fine» e che vuole fare il punto, a distanza di un anno dal deposito a Montecitorio, anche sulla proposta di legge popolare per la regolamentazione dell’eutanasia e del testamento biologico. Tra i saluti, quello della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che qui riportiamo: «Come ho avuto modo di ribadire pubblicamente più volte durante questo mio primo anno e mezzo di mandato, ritengo che sul tema dei diritti civili ci sia, nella politica e nelle istituzioni, un vistoso ritardo rispetto alla maturazione che tali questioni hanno avuto nella società italiana. Questo divario è una causa non trascurabile di quel senso di lontananza e separatezza che da anni segna il rapporto tra i cittadini e i loro rappresentanti. Per parte mia, pur se il ruolo mi impedisce di pronunciarmi sui contenuti delle singole proposte, credo che uno degli strumenti utili a ridurre questa distanza stia nel dare nuovo vigore, e risposte finalmente credibili, alle iniziative legislative dei cittadini, come quella sul “rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia” che veniste a presentarmi a Montecitorio nello scorso ottobre. Da allora ha compiuto nuovi passi avanti la riforma del Regolamento della Camera, che tra i suoi elementi qualificanti ha appunto la valorizzazione delle proposte di legge di iniziativa popolare: dando ad esse la certezza dell’esame in tempi definitivi e ravvicinati e permettendo ai promotori di seguire costantemente l’iter. Conto che questa importante riforma arrivi presto all’esame dell’aula. Ma nell’attesa è possibile, su richiesta dei gruppi, la calendarizzazione delle proposte di legge di iniziativa popolare già  giunte alla Camera. Porrò ancora una volta la questione nelle prossime riunioni della Conferenza dei Presidenti di gruppo. La nostra attenzione è doverosa: per rispetto del dettato costituzionale e delle decine di migliaia di cittadini che, firmando, hanno espresso attiva partecipazione alla vita democratica». Con Laura Boldrini, anche il Comitato Eutanasia Legale con sempre maggiore forza, chiede ai capigruppo un serio impegno non a favore della legalizzazione dell’eutanasia, ma almeno a favore dell’avvio di una seria discussione nelle commissioni competenti.
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