Non lasciamo Reggio nelle mani della Lega
Noi sottoscritti, impegnati sul piano sociale, culturale, professionale in questo territorio, siamo molto preoccupati per il futuro della nostra città. L’idea che, nel prossimo ballottaggio, il candidato della Lega possa […]
Noi sottoscritti, impegnati sul piano sociale, culturale, professionale in questo territorio, siamo molto preoccupati per il futuro della nostra città. L’idea che, nel prossimo ballottaggio, il candidato della Lega possa […]
Noi sottoscritti, impegnati sul piano sociale, culturale, professionale in questo territorio, siamo molto preoccupati per il futuro della nostra città. L’idea che, nel prossimo ballottaggio, il candidato della Lega possa vincere ci spaventa, ci umilia, ci costringe a mobilitarci. Conosciamo tutti i limiti dell’amministrazione Falcomatà, le ingenuità e gli errori, ma non possiamo permettere che Reggio diventi la prima città metropolitana del Sud gestita dalla Lega, sarebbe un disonore. Siamo stati insultati per vent’anni, chiamati ladroni, parassiti, criminali, e adesso per prendere i nostri voti ci chiamano «italiani». Ma, non è un pentimento è solo una verniciata alla facciata, mentre la Lega di Salvini porta avanti il progetto che fu di Bossi: l’autonomia regionale differenziata. Vale a dire: togliere ancora risorse al Sud e condannare questa terra ad un ulteriore impoverimento.
E non ci si vengano a dire che il candidato sindaco della Lega è un tecnico, cioè non appartiene a nessun partito. Non esiste in politica la «neutralità» nelle scelte di chi governa, il tecnico «neutrale» non esiste, perché deve rispondere a chi l’ha messo su quella poltrona. Tale candidatura viene esclusivamente sostenuta da una logica che intende ribadire un’egemonia padana, incurante delle aspettative e delle volontà del territorio e delle stesse forze del centrodestra, i cui malumori non hanno stentato a manifestarsi anche attraverso l’espressione del voto disgiunto.
Abbiamo sopportato di tutto in questa città, ma non possiamo accettare questa ulteriore fatale umiliazione!
È il momento della consapevolezza e della dignità. Cittadini reggini non restate a guardare, andate a votare per impedire che «l’invasor ci prenda».
Prime adesioni: Alberto Ziparo,Tonino Perna, Lino Caserta, Fabio Cuzzola, Gianni Brandolino, Concetta Fallanca, Pino Zoccali, Eleonora Scrivo, Giuseppe Cartella, Bruno Martino, Tiziana Calabrò, Piero Polimeni, Domenico Cappellano, Laura Azzarà, Pietro Cozzupoli, Stefano Aragona, Cinzia Messina, Giuseppe Fera, Loredana Ieraci Pieroni, Francesco Villari. Per aderire: luca@publiglobe.com
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