La prima sanzione a una nave Ong è arrivata poche ore dopo la conversione in legge del «decreto Piantedosi». È toccato alla Geo Barents di Medici senza frontiere (Msf). Giovedì sera, quando era pronta a ripartire da Augusta, le autorità hanno notificato un fermo amministrativo di 20 giorni e una sanzione tra 2mila e 10mila euro. L’importo sarà stabilito dal prefetto di Ancona perché il provvedimento si riferisce allo sbarco nel porto marchigiano del 17 febbraio scorso. Quattro giorni prima Msf aveva salvato 48 persone in acque internazionali davanti alla Libia. Unico soccorso della missione. Il provvedimento è della guardia costiera, che dipende dal ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini (tra i primi a esultare).

«I DATI DELLA SCATOLA NERA non sono stati forniti perché sono stati cancellati», ha dichiarato ai microfoni del Gr Marche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi (Lega). La «scatola nera» di una nave è il Voyage data record (Vdr). Una centralina che registra posizione, velocità, comunicazioni nel ponte di comando e informazioni di vari strumenti di bordo, come il radar. Il modello installato sulla Geo Barents, il Vr-3000, è a sovrascrittura: cioè ogni 12 ore salva le nuove informazioni sulle precedenti. A meno che sia premuto un pulsante. In genere avviene solo dopo un incidente.

NEL DECRETO LEGISLATIVO del 19 agosto 2005, relativo al sistema comunitario di monitoraggio e informazione sul traffico navale, si legge: «I dati rilevati con un sistema Vdr sono messi a disposizione della richiedente amministrazione dello Stato interessato in caso di un’indagine effettuata a seguito di un sinistro avvenuto nelle acque sottoposte alla giurisdizione nazionale». Per la Geo Barents non c’è stato alcun sinistro e il soccorso è avvenuto in acque internazionali.

MA È QUI che interviene la nuova legge del governo Meloni, di fatto una normativa speciale per le navi Ong. Nel comma e) del primo articolo impone di fornire «le informazioni richieste ai fini dell’acquisizione di elementi relativi alla ricostruzione dettagliata dell’operazione di soccorso posta in essere». La guardia costiera ha dichiarato che il Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma (Imrcc), che da essa dipende, ha chiesto alla Geo Barents di attivare il salvataggio dati subito dopo l’assegnazione del porto. Così sarebbero rimasti impressi quelli relativi alle 12 ore precedenti.

La redazione consiglia:
Rumore di mare. Storie dalla Geo Barents

MSF SOSTIENE che «le informazioni memorizzate nel Vdr devono essere utilizzate, secondo le normative vigenti, in un’investigazione successiva a un incidente marittimo. Il soccorso dei 48 naufraghi non rientra in questa casistica ed è per questo che il comandante non ha attivato questa procedura ma ha condiviso, come sempre, tutte le altre informazioni relative alla missione». L’Ong sta valutando possibili azioni legali.

L’EVENTUALE ricorso, da presentare davanti al prefetto, potrebbe anche sollevare un difetto di giurisdizione: in acque internazionali una nave straniera è sottoposta al diritto del suo Stato di bandiera, non a quello del paese che le assegna il porto di sbarco (tanto più per una procedura anomala come quella richiesta). Lo ha ricordato, ad esempio, l’ammiraglio della guardia costiera Sandro Gallinelli in un’intervista sul manifesto del 4 gennaio scorso.

La redazione consiglia:
L’ammiraglio Gallinelli: «Ong, decreto contro il diritto internazionale»

IN OGNI CASO siamo alle solite: fatta la legge, trovato il pretesto. Con le Ong funziona così. Dopo le «quarantene selettive» che valevano esclusivamente per le navi umanitarie e i Port State Control fiscalissimi solo con i mezzi dei soccorritori un altro cavillo copre le solite motivazioni politiche: ostacolare i salvataggi dei migranti.

La redazione consiglia:
Le misure anti Covid diminuiscono per tutti, tranne per le navi delle Ong

Resta da vedere cosa accadrà con il resto della «flotta civile». Il Vdr è obbligatorio per tutte le navi passeggeri, mentre per quelle di altre categorie solo se hanno un tonnellaggio superiore a 3.000 Gt. L’unica a eccedere il limite delle tonnellate di stazza è la Geo Barents. La seconda nave Ong per dimensioni è la Ocean Viking di Sos Mediterranée: 2.306 Gt.

INTANTO tra giovedì e venerdì a Lampedusa ci sono stati una ventina di arrivi autonomi per un totale di 800 persone (le organizzazioni umanitarie ne hanno salvate 995 in tutto il 2023). Dall’inizio dell’anno gli sbarchi hanno raggiunto quota 15.000. Il triplo dello stesso periodo 2022.