Visioni

Noir e dintorni, il palinsesto sicuro di Rai e Mediaset

Noir e dintorni, il palinsesto sicuro di Rai e MediasetLuca Zingaretti

Televisione Come sarà la fiction delle tv generaliste nell'anno nuovo? Qualche novità e poi tante seconde e terze stagioni di collaudate serie, per evitare emorragie di ascolti e ulteriori cali pubblicitari. Viale Mazzini lancia due nuovi capitoli di Montalbano e un inedito Kim Rossi Stuart commissario, il Biscione risponde con il ritorno del Bello delle donne

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 5 gennaio 2017

Assediate dalle piattaforme come Netflix e Amazon, dalla pirateria e dal web, le tv generaliste ma anche i canali a pagamento per il 2017 vanno sul sicuro, cercando di arginare l’emorragia di ascolti e – soprattutto – la perdita di appeal pubblicitario. Quindi tante prime e poi seconde, terze e quarte stagioni di titoli di successo. A viale Mazzini ancora sotto botta dopo le dimissioni di Verdelli e l’affaire «all news» bocciato dal Cda, si punta su un cavallo sicuro, Montalbano e il suo attore feticcio Luca Zingaretti, protagonista di due nuovi film tv diretti da Alberto Sironi che andranno in onda il 13 e 20 marzo, tratti rispettivamente da un libro (Un covo di vipere) e un racconto (Come voleva la prassi) di Andrea Camilleri.

Sempre noir e dintorni, con una spruzzata di commedia che non guasta mai, un altro titolo proposto da Raiuno: Maltese – il romanzo del commissario, con un inedito Kim Rossi Stuart alla sua rentrée sul piccolo schermo in una fiction prodotta da Palomar. Siamo nella seconda metà degli anni ’70 e il commissario della narcotici di Roma, Dario Maltese appunto, riesce ad essere trasferito a Trapani dove intende indagare sull’omicidio di un suo collega e amico. E ancora – ma ancora senza data su Raidue – La porta rossa firmata da Claudio Lucarelli e interpretata da Gabriella Pession e Lino Guanciale. Già definita una sorta di Ghost all’italiana, racconta la storia di una giovane vedova che indaga sull’omicidio del marito, che comunica con lei attraverso un medium.

Dai Medici a Don Matteo, la Lux Vide fondata dalla buonanima di Ettore Bernabei, lancia a febbraio la miniserie C’era una volta Studio Uno, che mette al centro le vicende legate alla nascita dello storico varietà di tre giovani dipendenti Alessandra Mastronardo, Diana Del Bufalo, Giusy Buscemi. Previste anche spin-off, come Rosy Abate, personaggio di Squadra Antimafia (per Canale 5) e le fiction tratte da film, tra cui Immaturi-La serie, ispirata all’omonimo lavoro del 2010 di Paolo Genovese (sempre per Mediaset), mentre Sky punta su 1993 (in primavera) seconda stagione per la serie incentrata su tangentopoli iniziata nel 2015 con 1992.

Un ritorno dal passato  remoto, sedici anni dopo riecco – messa in onda prevista a gennaio su Canale 5 – Il bello delle donne. Nel saloon di bellezza trasferito da Orvieto a Roma qualche vecchio personaggio – Giuliana De Sio Massimo Bellinzoni – guest star come Claudia Cardinale e Lina Sastri – e una discutibile nuova protagonista: Manuela Arcuri. Ad aprile l’ennesima saga familiare targata Raiuno, Di padre in figlia con Alessio Boni e Cristiana Capotondi, per un soggetto scritto a quattro mani da Cristina Comencini e Riccardo Milani ambientato in Veneto tra il 1958 e il 1980.

Infine – vista in anteprima a RomaFictionFest, In arte Nino, prossimamente su Raiuno la biopic sulla vita di Nino Manfredi con Elio Germano nei panni del grande attore. Alla regia il figlio di Nino, Luca Manfredi.

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