«No Green Pass»: tante piazze, poca gente. La protesta non convince il «popolo»
Le manifestazioni contro obbligo vaccinale e Green Pass di ieri non hanno avuto grande successo di pubblico. La prima, organizzata dal gruppo «Io sto con l’avvocato Polacco», si è svolta […]
Le manifestazioni contro obbligo vaccinale e Green Pass di ieri non hanno avuto grande successo di pubblico. La prima, organizzata dal gruppo «Io sto con l’avvocato Polacco», si è svolta […]
Le manifestazioni contro obbligo vaccinale e Green Pass di ieri non hanno avuto grande successo di pubblico. La prima, organizzata dal gruppo «Io sto con l’avvocato Polacco», si è svolta dalle 17.30 in piazza del Popolo, a Roma. Le circa 300 persone hanno portato cartelli come «Io amo la vita» o «Rispetto dignità libertà». Uno recitava: «No vaccino criminale. No al prelievo di organi su feti vivi abortiti. No Green Pass». L’avvocato Polacco ha parlato di «resistenza contro la dittatura» e «guerra di popolo contro i potenti».
Alle 20, poi, sono iniziate le fiaccolate convocate dal «Comitato libera scelta» in una decina di città, tra cui Milano, Torino e Bologna. Ovunque la partecipazione è stata molto inferiore alle aspettative degli organizzatori che avevano annunciato 50/100mila presenze complessive. La mobilitazione è stata appoggiata dei leghisti Bagnai, Siri, Borghi e Pillon, dall’ex M5S Paragone e da personaggi come Sgarbi e Red Ronnie.
A Roma in piazza del Popolo le persone sono diventate un migliaio. Gli organizzatori hanno spiegato all’Ansa che le fiaccole non si possono accendere perché «la cera sporcherebbe la piazza rendendo pericoloso il transito dei pedoni».
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