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No al buono scuola alle private

No al buono scuola alle private – Tam Tam

La Giunta regionale della Lombardia nel dare attuazione all’Art.8 della Legge Regionale n. 19 del 2007 ha instaurato una palese ed ingiustificata disparità di trattamento tra gli studenti delle scuole […]

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 31 gennaio 2014

La Giunta regionale della Lombardia nel dare attuazione all’Art.8 della Legge Regionale n. 19 del 2007 ha instaurato una palese ed ingiustificata disparità di trattamento tra gli studenti delle scuole statali e quelli delle scuole paritarie private, riservando solo a questi ultimi l’accessibilità ai Buoni Scuola (rinominati «Dote per la libertà di scelta»).
Le successive delibere delle Giunte regionali lombarde hanno dato effetto a tale inaccettabile, grave ed ingiustificata discriminazione a danno di tutte le famiglie che hanno iscritto o iscrivono i propri figli alla scuola statale, cioè della larghissima maggioranza degli studenti della Lombardia.

I principi fondamentali della materia dettati dalla Legge n.62/2000 e dagli Artt. 33 e 34 della Costituzione, nonché dal principio di uguaglianza sancito dall’Art. 3 della Costituzione, inducono a ritenere che è vietato ad ogni Amministrazione di attribuire «Buoni e contributi» in maniera discriminatoria, violando l’uguaglianza di trattamento tra studenti delle scuole statali e studenti delle scuole paritarie private.

Tale disparità di trattamento risulta ancora più palese se si confronta l’entità del Buono Scuola – da 450 a 900 euro – e l’entità del sostegno al reddito – questo sì aperto anche agli studenti delle scuole statali – che va da un minino di 60 ad un massimo di 290.
La discriminazione è poi ulteriormente aggravata dalla disparità tra il sistema con cui si calcola il diritto al sostegno al reddito, cioè l’indicatore Isee – comprensivo delle proprietà mobiliari ed immobiliari – e l’indicatore reddituale previsto invece per il Buono Scuola che non è comprensivo di tal proprietà mobiliari ed immobiliari, come stabilito dalla Giunta Regionale n. IX/2980 dell’8 febbraio 2012 che si fonda su «parametri di calcolo migliorativi» rispetto a quelli previsti dall’Isee nazionale. Per tutte queste ragioni i sottoscritti firmatari del presente appello ritengono che questa illegittima discriminazione nei confronti del 90% degli studenti che frequentano le scuole statali lombarde debba cessare al più presto e chiedono quindi l’abrogazione della «Dote per la libertà di scelta».

Nello stesso spirito essi non solo condividono ma sostengono pienamente le ragioni di chi ha sollevato la questione di Incostituzionalità dei Buoni Scuola, a partire dalle due Delibere della Giunta Regionale del gennaio del 2013.

Primi firmatari:
Luigi Ferrajoli, Giovanni Ferrara, Gaetano Azzariti, Domenico Gallo, Domenico Pantaleo, Associazione NonUnodiMeno, Coordinamento Nazionale Scuola e Costituzione, Associazione Nazionale «Per la Scuola della Repubblica», Flc/Cgil Milano, Fiom Milano, Usb Lombardia, Cub Scuola Università Ricerca, Unione degli Studenti Milano Unione degli studenti Regione Lombardia, Studenti In Movimento (Rete Studenti e Casc Lambrate), Collettivo Giovani Comunisti Milano

L’adesione all’appello deve essere inviata al seguente indirizzo e-mail: info@nonunodimeno.net

Aggiornamento adesioni su www.nonunodimeno.net/spip.php?article1960

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