Nel corso della seconda guerra mondiale, era l’aprile del 1944, un addetto alla missione commerciale sovietica negli Stati Uniti, Viktor Kravchenko, abbandonò la legazione del suo paese per chiedere asilo politico al governo statunitense, adducendo motivazioni squisitamente politiche, ma non senza avere risvolti anche personali. Di tutto ciò Kravchenko scrisse in un volume intitolato Ho scelto la libertà, che uscì a New York nel 1946, vero e proprio atto di accusa contro il regime staliniano con testimonianze e dati sul sistema repressivo e poliziesco, su cui si fondava il potere sovietico. Tradotto in breve in moltissimi paesi, apparve in Italia...